Adegliacco e Santa Fosca

ADEGLIACCO E SANTA FOSCA INSIEME

Adegliacco e Santa Fosca, una realtà inscindibile, una ricerca appassionata di non perdere le proprie radici, un affetto per condizioni e modi di vita che si stanno perdendo.

Punto di incontro la beorcje; nei paraggi è tutto un fiorire di ricordi: il vecchio mulino, che chi era ragazzo negli anni cinquanta ha voluto trasferire dalla sua memoria su una tela, perché anche le nuove generazioni possano rendersi conto di come era l’ambiente. E a molti manca il lavatoio, in altre realtà conservato, qui, invece, brutalmente coperto da una gettata di cemento, quasi a strapparcelo e a volerlo cancellare; la vecchia fontana dove ci si trovava a fare quattro chiacchiere, e a riempire il butàz di acqua prima di andare a far fieno nei prati.

Scampato alle ristrutturazioni moderne, nei pressi del convento, un lavatoio di ripiego, che qualcuno ancora ricorda di aver utilizzato; e, a proposito di memoria, così era la strada che conduceva ai prati di Santa Fosca.

Adesso lì vicino, si svolge la festa dell’accensione del pignarûl (finché ce lo lasciano fare), e soprattutto nel 2015 abbiamo realizzato un sogno: l’ancona di Santa Fosca.

Lo raccontiamo con le scarne, ma significative, parole di Oscar, arrivato da Adegliacco e stabilitosi a Santa Fosca, e parte integrante della comunità; ma soprattutto ideatore di quell’ancona, che ha trovato subito entusiastici sostenitori, ma che, quando abbiamo cominciato a parlarne, sembrava un miraggio destinato a svanire alle prime difficoltà.

Chiarita la parte burocratica, che avrebbe scoraggiato chiunque non fosse sostenuto dalla ferrea volontà di riuscire in un’impresa che sembrava cosa di altri tempi, ci si rimbocca le maniche, e si passa alla realizzazione pratica; e chi lavorava aveva sempre il sostegno morale e la vicinanza fisica dei paesani. E che, alla fine, anche la stampa locale abbia dedicato quattro righe al nostro lavoro, ci fa pensare che non è stata una cosa di tutti i giorni la costruzione della nostra ancona.

A perenne memoria, (maneat domus donec formica marinos ebibat), e sperando che davvero finché la formica non avrà bevuto tutta l’acqua del mare, questo nostro piccolo, ma importante, monumento/documento di tempi e modi di vivere che si vanno perdendo rimanga vivo, ecco la copia dei documenti inseriti all’interno della costruzione, ed anche un simbolo del grande cuore degli abitanti di Santa Fosca, che hanno creduto, e voluto lasciare una testimonianza alle future generazioni.